Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed il Ministero dell’Interno ospiteranno oggi 27 novembre, la quarta Conferenza ministeriale euro-africana sulla migrazione e lo sviluppo nel quadro del cosiddetto “Processo di Rabat”. Il Processo di Rabat è un foro di dialogo regionale tra l’UE ed i Paesi dell’Africa occidentale, centrale e mediterranea sui temi migratori. E’ nato nel 2006 su impulso di Spagna, Francia e Marocco al fine di affrontare le sfide poste dalle migrazioni lungo la rotta migratoria Africa Sub-Sahariana–UE, secondo un approccio di responsabilità condivisa tra Paesi d’origine, transito e destinazione dei flussi migratori. Fanno parte del Processo 58 Paesi: tutti gli Stati membri dell’UE, Norvegia, Svizzera e 28 partner africani, con l’Algeria in veste di osservatore. La Conferenza del “Processo di Rabat” rappresenta uno degli eventi chiave del semestre di Presidenza italiana del Consiglio UE nel settore delle politiche migratorie e si inserisce in un più ampio quadro di eventi che si svolgeranno negli stessi giorni e che prevedono anche una riunione congiunta dei Ministeri degli Esteri e dell’Interno dei Paesi UE e la I Conferenza Ministeriale del Processo di Khartoum, nuovo foro di dialogo migratorio con i Paesi dell’Africa Orientale, nato sotto l’impulso della Presidenza italiana. In occasione della Conferenza verrà adottata una dichiarazione politica, “Dichiarazione di Roma”, cui sarà allegato il “Programma di Roma” che definirà il quadro operativo del Processo di Rabat nel prossimo triennio. I contenuti del Programma di Roma rispondono ad una strategia globale e multidimensionale strutturata su quattro pilastri: migrazione legale/mobilità; migrazione irregolare e contrasto al crimine organizzato ad essa collegato; nesso tra migrazione e sviluppo; protezione internazionale.
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